Dread Mane
Centravanti spettrale forgiato nelle tempeste di sabbia della savana nera. La sua criniera di dread si apre come fruste d’ombra dorata, scuote l’aria e ammutolisce lo stadio. Indossa una maschera leonina d’ossidiana con incisioni tribali, gli occhi brillano d’ambra vulcanica; sul petto, un emblema a zanna incrociata pulsa come un tamburo di caccia. Le sue falcate scavano il terreno, lasciando scie di polvere d’oro; lo scontro di spalla è un ruggito, il controllo palla un artiglio che non molla. Quando accelera, l’erba si piega; quando colpisce, la rete vibra come pelle di tamburo sotto il sole a picco. Porta guanti rinforzati a borchie, scarpini che incidono graffi luminosi. Non dribbla: azzanna. Non segna: sbrana. Dread Mane è il predatore regale che trasforma la linea di porta in preda.