Ginga

Ala spettrale che gioca al ritmo del cuore della notte. Il suo corpo ondeggia come una fiamma al vento: finte elastiche, passi che spezzano il tempo, improvvise accelerazioni a coltellata. Avvolto in un’aura verde-oro pulsante, indossa una maschera liscia con linee tribali che scorrono come musica; gli occhi sono due perle di luna che battono il tempo. Ogni tocco è un controtempo, ogni dribbling una danza che ipnotizza e disarma; quando calcia, l’aria vibra e la palla disegna un arco perfetto, inevitabile. Non corre: dilaga. Non scarta: disegna. Ginga è la cadenza che trasforma il campo in palcoscenico.